martedì 13 maggio 2014

23 Maggio - Manuel De Falla - Sette canzoni popolari - Rosato Silvia

Nel 1915, dopo il periodo Parigino, Manuel De Falla, giunto quasi all'apice della sua maturazione artistico- compositiva, scrive le sette canzoni popolari, una sorta di viaggio sonoro attraverso le antiche melodie sacre e profane della Spagna.
Il musicista venne  incoraggiato e introdotto allo studio del repertorio popolare dallo studioso e compositore Felip Pedrel, considerato dai suoi coevi il più grande archivista della tradizione musicale Iberica.

Le canzoni popolari sono un mix di tradizione e innovazione, laddove ai disegni armonici e ritmico-metrici ora inusuali e dopo ripetitivi della parte strumentale, si contrappone la bellezza e la semplicità del canto nella sua forma più pura e penetrante, tipica delle sonorità graffianti e malinconiche della musica flamenca.

I brani sono disposti in ordine casuale, e non sono collegati tra loro se non dal tema comune della passione tutta femminile  che impregna i canti. A volte raccontano amori tristi, a volte sono più maliziosi e insinuanti, altre ancora sono passionali e travolgenti.

Nel tempo le sette canzoni hanno sempre goduto una produzione molto fortunata: l'idea originale prevedeva l'abbinamento di chitarra e voce, ma in poco tempo fiorirono numerosi riadattamenti, per due pianoforti, o per pianoforte e arco o fiato solista.


Tra gli interpreti che più hanno saputo cogliere l'essenza del Cante Jondo, è da citare sicuramente Teresa Berganza, mezzosoprano spagnolo, che più di tutti probabilmente ha saputo tradurre  e mantenere intatta l'intenzione musicale di questo canto zingaro e ancestrale, definito da Federico Garcìa Lorca "...un raro esempio di canzone primitiva, la più vecchia di tutta l'Europa, laddove i ruderi della storia, i suoi lirici frammenti sono divorati dalla sabbia, esso appare vivo come al primo mattino di sua vita."



La voce più lirica e dolce di Victoria de Los Angeles ricalca con estrema delicatezza il brano Jota.

 Il video seguente è un riadattamento per voce e pianoforte. 





martedì 6 maggio 2014


Anche quest'anno il Conservatorio Tito Schipa offrirà agli amanti della musica una serie di concerti a cura degli alunni del Conservatorio. I saggi avranno luogo dal 23 Maggio all' 8 Giugno e vedranno impegnati due allievi di ciascuna delle scuole presenti nel Conservatorio per un totale di dieci appuntamenti.


I luoghi della rassegna: Santa Maria delle Grazie Piazza S.Oronzo(23 Maggio), Sala Conferenze ex-conservatorio S.Anna- Corso Vittorio Emanuele II, 16 Lecce (26 Maggio, 27 Maggio, 28 Maggio), Galleria Maccagni Corso Vittorio Emanuele II Lecce (3 Giugno, 4 Giugno, 6 Giugno e 7 Giugno).




Per vedere il Programma completo della rassegna cliccare QUI



 

Si comincia venerdì 23 Maggio alle ore 18,30 con le scuole di Musica da Camera- M° Francesco Libetta, Organo-M° Antonio Rizzato e Fisarmonica-M° Germano Scurti presso Santa Maria delle Grazie in piazza S.oronzo.



 In programma musiche di N. Paganini, J.Downland, M.Giuliani e C.M. von Weber.

Nella prima parte la Sonata Concertata di N. Paganini eseguita da Paola Musia al violino e Alessandro Monteduro alla chitarra, allieva della Classe di Musica da Camera del M° Francesco Libetta.


Ascolto Sonata Concertata

 ENGLISH 

Listening to Paganini's lovely Sonata concertata, it is hard to believe it is by the same composer who is responsible for the dazzlingly brilliant 24 Caprices and the dramatic Violin Concerto No. 2. With the opening Allegro spiritoso, which serves as the first movement of this loosely structured sonata, the work hearkens to the Classical style of Mozart or Haydn, where the balance between instruments leads to a unified musical expression, glorious but simple. Indeed, this entire piece may be described as dialogic, since a lilting call-and-response theme between the guitar and violin provides the structural basis. The second movement, Adagio, contains some simple but rewarding interplay between the two instruments; at certain moments, the guitar achieves an almost improvisatory freedom of expression, dragging the more relaxed violin along with it. This paves the way for the truly danceable final movement, Rondo, in which the violin takes on a more brilliant mode of expression than before. In sum, the work represents Paganini's most intimate, relaxed, and almost playful compositional mode.



Ascolto di alcune composizioni di paganini






PARTITURA VIOLINO SONATA CONCERTATA





Seguiranno il Tenore Giacomo LEONE, Triennio II anno e Patrizia CAMPA alla chitarra, Triennio III anno con musiche di J.Dowland  e M. Giuliani

M.Giuliani

J.Dowland, Farewall unkind farewall





M.Giuliani, Alle mie tante lagrime



M.Giuliani ,Ombre Amene